I Turcinieddhri Leccesi: Un Piacere Antico e Autentico della Cucina Salentina

Scritto il 18/08/2024
da InfopointMonteronidiLecce


I turcinieddhri, conosciuti anche come gnummareddhi o mboti in altre zone del Sud Italia, sono uno dei piatti più rappresentativi e autentici della cucina leccese e salentina. Questi involtini di interiora d'agnello, sapientemente avvolti nel budello e cotti alla griglia, sono un'esperienza culinaria unica, che affonda le sue radici nelle tradizioni pastorali e contadine del territorio.

Origini e Storia

Le origini dei turcinieddhri risalgono a tempi antichi, quando le popolazioni rurali del Salento sfruttavano ogni parte degli animali allevati, in particolare gli agnelli, per la loro alimentazione. In un contesto in cui nulla doveva essere sprecato, le interiora d'agnello, che oggi vengono considerate una prelibatezza, venivano utilizzate per preparare questi gustosi involtini.

Il nome "turcinieddhri" deriva probabilmente dal termine dialettale "turchinu" o "turtinu", che significa "torcere", riferendosi alla tecnica di avvolgere le interiora nel budello. Questo piatto era tradizionalmente preparato durante le festività o in occasioni speciali, quando le famiglie si riunivano per celebrare e condividere i frutti del loro lavoro.

Ingredienti e Preparazione

La preparazione dei turcinieddhri è un'arte che richiede esperienza e manualità. Gli ingredienti principali sono le interiora di agnello (fegato, polmoni, cuore) e il budello dello stesso animale, che viene utilizzato per avvolgere gli involtini. A questi si aggiungono aromi come prezzemolo, pepe, formaggio pecorino e a volte anche menta, che conferiscono ai turcinieddhri il loro caratteristico sapore ricco e intenso.

Per preparare i turcinieddhri, le interiora vengono prima pulite accuratamente e tagliate a piccoli pezzi. Vengono poi insaporite con gli aromi e avvolte nel budello, formando dei piccoli cilindri compatti. Questi vengono quindi infilzati su spiedini o cotti direttamente sulla griglia, dove il calore del fuoco li rende croccanti all'esterno e succulenti all'interno.

La cottura è un momento cruciale: deve essere lenta e uniforme, affinché gli involtini raggiungano il giusto grado di cottura senza perdere la loro morbidezza e i loro succhi.

Tradizione e Cultura

I turcinieddhri rappresentano molto più di un semplice piatto: sono un simbolo della cultura e della tradizione salentina. Prepararli e gustarli è un rito che richiama le antiche abitudini delle comunità pastorali, in cui il cibo era strettamente legato alla vita quotidiana e al ciclo della natura.

Oggi, i turcinieddhri sono una presenza fissa nelle sagre e negli eventi gastronomici del Salento, dove vengono celebrati come una delle specialità più autentiche della cucina locale. Nonostante il loro sapore deciso e particolare, continuano a essere amati sia dai salentini che dai visitatori, che li considerano un "must" per chi vuole vivere un’esperienza culinaria davvero salentina.

Turcinieddhri Oggi

Negli ultimi anni, i turcinieddhri hanno trovato un posto d'onore anche nei ristoranti e nelle trattorie del Salento, dove vengono proposti sia nella loro versione tradizionale che con varianti più moderne. Alcuni chef hanno iniziato a sperimentare nuove ricette, aggiungendo ingredienti o cambiando i metodi di cottura, pur mantenendo intatto lo spirito originale del piatto.

Il successo dei turcinieddhri ha varcato i confini del Salento, facendo conoscere questa specialità anche in altre parti d’Italia e all’estero. Tuttavia, è proprio nelle piccole trattorie di Lecce e dei paesi salentini che si può assaporare la versione più autentica e genuina di questo piatto.

I turcinieddhri leccesi sono un vero e proprio viaggio nel tempo e nella tradizione del Salento. Ogni boccone racconta la storia di una terra ricca di cultura, di sapori intensi e di una cucina che sa come trasformare ingredienti semplici in capolavori di gusto. Assaporare i turcinieddhri significa immergersi in una parte fondamentale della cultura salentina, riscoprendo il legame profondo tra cibo, tradizione e territorio.

Fonte immagine: https://www.puglia.com/turcinelli-gnumareddi/E.T.