Gli Anfiteatri di Lecce: Testimoni della Storia Greca e Romana del Salento

Scritto il 22/09/2024
da InfopointMonteronidiLecce


Lecce, conosciuta per il suo straordinario patrimonio artistico e architettonico barocco, conserva un passato ancora più antico che affonda le radici nell’epoca greca e romana. Tra le testimonianze più significative di queste civiltà vi sono i due anfiteatri che, nonostante il tempo trascorso, raccontano la storia millenaria della città: l’Anfiteatro Romano e quello Greco. Entrambi i monumenti offrono uno straordinario spaccato sulla vita sociale, culturale e politica della Lecce antica.

L'Anfiteatro Greco di Lecce: Origini e Funzione

L’Anfiteatro Greco di Lecce è il meno conosciuto dei due e, per certi versi, è anche il più misterioso, perché la sua esistenza è stata scoperta solo attraverso gli studi e le indagini archeologiche condotte negli ultimi decenni. Risale all'epoca in cui la città, conosciuta come Lupiae, faceva parte della Magna Grecia, tra il V e il IV secolo a.C. Questo anfiteatro fu probabilmente il centro della vita sociale e religiosa della comunità messapica, la popolazione autoctona del Salento che all'epoca viveva in simbiosi con la cultura greca.

Le sue dimensioni e struttura sono ancora in gran parte un enigma, poiché restano pochi resti visibili, la maggior parte dei quali si trova sotto le fondamenta delle costruzioni più recenti. Si suppone che l'anfiteatro avesse una funzione polivalente: poteva ospitare cerimonie religiose, eventi civili, competizioni sportive e rappresentazioni teatrali. Era un luogo di aggregazione che rifletteva la natura cosmopolita della Lecce greca, aperta alle influenze esterne e in grado di assorbire e rielaborare i modelli culturali provenienti dalla Grecia e dall’Oriente.

L'Anfiteatro Romano di Lecce: La Gloria di Lupiae

Molto più noto e visibile è l'Anfiteatro Romano, uno dei simboli più riconoscibili della città e una delle testimonianze più importanti della presenza romana nel Salento. Costruito tra il I e il II secolo d.C., durante il periodo augusteo o all’inizio dell’Impero, l’anfiteatro rappresentava un segno tangibile del prestigio e della prosperità che Lecce, allora conosciuta come Lupiae, raggiunse durante il periodo romano.

Struttura e Dimensioni dell’Anfiteatro Romano

Situato nel cuore della città, in Piazza Sant'Oronzo, l'Anfiteatro Romano fu costruito in parte scavando nella pietra calcarea locale e in parte erigendo strutture in muratura. Aveva una forma ellittica, tipica degli anfiteatri romani, con dimensioni considerevoli: 102 metri di lunghezza e 83 metri di larghezza, e poteva ospitare fino a 25.000 spettatori.

La struttura si sviluppava su due ordini di gradinate, separate da un corridoio centrale. La cavea, ovvero l’area destinata agli spettatori, era suddivisa in diversi settori secondo il rango sociale dei cittadini, a dimostrazione di come l’anfiteatro fosse un microcosmo della società romana.

Al centro si trovava l’arena, dove venivano organizzati i combattimenti tra gladiatori, le venationes (caccia agli animali selvatici) e altre forme di spettacolo tipiche del mondo romano. Attorno all’arena c'era un corridoio coperto, che permetteva agli animali e ai gladiatori di accedere alla zona di combattimento, nonché di offrire protezione agli spettatori.

La Scoperta e il Restauro dell’Anfiteatro Romano

Nonostante la sua importanza, l'Anfiteatro Romano rimase a lungo sepolto e dimenticato. Fu riscoperto solo all'inizio del XX secolo, durante i lavori di costruzione della sede della Banca d'Italia. Lo scavo rivelò un’enorme porzione dell’antica struttura, e da allora l’anfiteatro è stato sottoposto a numerosi lavori di restauro e conservazione. Oggi, solo un terzo dell’anfiteatro è visibile, poiché il resto rimane nascosto sotto gli edifici moderni che circondano la piazza.

L'Anfiteatro Greco e Romano: Due Anime di una Città

La coesistenza dell’anfiteatro greco e di quello romano è un simbolo della duplice anima della città di Lecce, sospesa tra il passato messapico-greco e la dominazione romana. Entrambi rappresentano l’importanza della città come centro culturale e commerciale, un crocevia di popoli e culture che ha saputo mantenere intatta la propria identità.

L'uso degli Anfiteatri nel Tempo

Durante l’epoca romana, l'Anfiteatro di Lecce era il cuore della vita sociale e pubblica. Ospitava spettacoli e giochi, momenti di svago e celebrazioni per festeggiare vittorie militari, compleanni di imperatori o eventi religiosi. Era un luogo di incontro e di socializzazione, dove persone di tutte le classi sociali si mescolavano per assistere a spettacoli emozionanti e sanguinari, in un mix di divertimento e violenza che era caratteristico della cultura dell’antica Roma.

Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, l'anfiteatro cadde progressivamente in disuso e nel corso dei secoli fu abbandonato. Molte delle sue pietre furono riutilizzate per la costruzione di altri edifici, e la struttura originale fu ricoperta dai detriti e dalle nuove costruzioni. Durante il Medioevo e il Rinascimento, l’anfiteatro fu dimenticato, sepolto sotto la crescita urbana di Lecce.

Gli Anfiteatri Oggi: Testimoni di un Passato Splendente

Oggi, l'Anfiteatro Romano di Lecce è uno dei monumenti più importanti della città e una delle principali attrazioni turistiche. Durante i mesi estivi, viene utilizzato per eventi culturali, concerti e rappresentazioni teatrali, riportando in vita l’antica funzione di luogo di spettacolo e aggregazione sociale. Ogni estate, la magia degli spettacoli sotto le stelle rende omaggio alla storia millenaria di questo luogo.

Purtroppo, dell’Anfiteatro Greco non rimangono tracce visibili, ma la sua memoria continua a vivere nei racconti e nelle ricerche archeologiche che testimoniano la grandezza della Lecce pre-romana.

Gli anfiteatri di Lecce, greco e romano, rappresentano il legame profondo tra la città e il suo passato. Sono testimonianze di una Lecce che fu centro di cultura, commercio e spettacolo, una città che ha saputo fondere e integrare diverse civiltà nel corso dei secoli. Oggi, continuano a vivere come simboli della ricchezza storica e culturale del Salento, raccontando a chi li visita storie di gladiatori, di cittadini entusiasti e di una città che, allora come oggi, non smette mai di incantare.

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