Palazzo Baronale di Monteroni di Lecce (italiano)
Palazzo Baronale di Monteroni di Lecce (italiano)
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Il nucleo principale del Palazzo Baronale di Monteroni ha origine nel quattordicesimo secolo ad opera della famiglia Montoroni, feudataria del casale.
Conserva in facciata l’inclinazione scarpata dell’originario edificio medievale, concepito per controllare le due strade che conducevano ad Arnesano e a San Pietro In Lama.
L’imponente portale, visibile ancora oggi, è costituito da quattro colonne con capitelli corinzi, sormontati da un fregio e dallo stemma dei Gattinara, al quale fu poi aggiunto quello dei Lopez y Royo; ai lati due medaglioni che raffigurano rispettivamente un personaggio con la corona imperiale e una sirena bicaudata.
Nel 1665 furono costruiti due complessi laterali e fu abbellito il portale, riconducibile alla mano di Ambrogio Martinelli. Nel primo ventennio del secolo successivo, la lunga facciata acquisterà l’attuale definizione formale, alterata da un crollo del 1942, seguito solo da una riedificazione parziale.

Agli inizi del 1600, il palazzo era formato da due piani: quello inferiore era strutturato per la cucina ed era dotato di locali per il ripostiglio e la cantina, oltre ad un ambiente adibito per consumare i pasti.

Qui siamo nel salone delle feste, il salone d’onore del Palazzo, dove attualmente campeggia una importante lapide marmorea, rinvenuta nel 1795 negli scavi di Rudiae, patria di Quinto Ennio.

Questo lato del piano superiore era composto da stanze da letto, locali di soggiorno e, molto importante, la galleria, una delle più maestose della provincia, nella quale i baroni curavano una notevole quadreria, che andrà dispersa insieme alla ricca biblioteca.

Nel piano superiore vi era anche una cappella, inizialmente dedicata all’Annunziata e poi, con l’arrivo dei Duchi Lopez y Royo, nuovi feudatari, intitolata a San Michele Arcangelo. Essi ampliarono il palazzo nel sedicesimo secolo, trasformandolo in un palazzo nobiliare con gli stilemi tipici del barocco leccese.

Sul retro del Palazzo, infine, è visibile un bel giardino, sito che in tempi recenti è stato oggetto di scavi archeologici.