La Storia di Monteroni di Lecce


Il feudo di Monteroni fin dall'inizio del secolo XII fece parte della Contea di Lecce, fondata dai Normanni durante l'XI secolo. I Conti di Lecce assegnarono il feudo di Monteroni a vari feudatari di fiducia. I primi furono i De Cremona, che ricevettero il casale direttamente da Federico II di Svevia intorno al 1250. Dopo alcuni altri avvicendamenti di feudatari, il casale monteronese fu assegnato definitivamente alla famiglia dei Monteroni nel 1291, e da qui in poi il casale costituì parte integrante della contea di Lecce.

Nel 1353 nuovamente il casale viene assegnato ad un esterno della famiglia Monteroni,  a Guglielmo de Matteis; ma solo per quindici anni. Da qui in poi il casale rimane dei Monteroni e fino all'inizio del 1500. Ai Monteroni si deve la costruzione dell'attuale Palazzo baronale, "castrum", una piccola fortezza che garantiva la difesa dei signori stessi del casale.

Durante il 1500 e successivamente il feudo di Monteroni fu dei Gattinara, poi proprietà dei Conti de Castro e infine dei Lopez y Royo. Questi ultimi trasformarono la fortezza in palazzo nobiliare, attribuendole maggior lustro e prestigio. Sempre i Lopez y Royo fecero edificare la Torre dell'orologio, due altari e la cappella del SS. Sacramento nella Chiesa Matrice.

Il periodo di cui si tratta, i secoli VI e VII, fu particolarmente difficile sotto il profilo economico, sociale e politico; come dire arretratezza materiale, civile e culturale. Tutto ciò però non comprometteva il sistema feudale, con i suoi privilegi e le iniquità che comportava. La scarsa superficie coltivabile del terreno monteronese e la vasta  proprietà terriera degli eccelsiastici determinavano e perpetravano una situazione di impoverimento costante della popolazione che lavorava. Nonostante Monteroni producesse vino pregiato e grandi quantità di olio, alla fine le risorse risultavano essere scarse per il soddisfacimento del fabbisogno degli abitanti del casale.

Nel 1806 il feudalesimo venne sovvertito, ebbe inizio una profonda riforma delle Università. Il Comune immediatamente vide incrementare il suo sviluppo economico-sociale. Alcuni documenti tuttora conservati presso l'Archivio di Stato di Napoli dimostrano che nei primi decenni del 1800 l'attività amministrativa del Comune di Monteroni è sorprendente.

Agli inizi del 1900 Monteroni era sede di Pretura, ospitava la stazione dei carabinieri, una caserma della finanza, era parte del Collegio Politico Elettorale di Campi Salentina, infine era capoluogo del comprensorio giudiziario comprendente anche Carmiano, Magliano, Arnesano e San Pietro in Lama.

Per fortuna le due guerre mondiali non provocarono danni al paese di Monteroni, tuttavia il contributo monteronese ci fu: morti in guerra, sia nel primo che nel secondo conflitto.

Monteroni ancora oggi conserva intatto un patrimonio storico di notevole entità: corti, ville, casine, la Chiesa Matrice, cappelle pubbliche e private, il cinquecentesco Palazzo baronale e la Torre dell'orologio. Ospita il "Velodromo degli ulivi", primo impianto funzionale d'Italia meridionale, dove si sono svolti i campionati mondiali di ciclismo su pista nel 1976.


Fonte: http://www.salentoviaggi.it/comuni-lecce/comune-monteroni-di-lecce.htm